
Messina – 7 febbraio 1920 | Prato – 22 gennaio 2017
Originario della Sicilia, Giovanni Corrieri inizia a gareggiare giovanissimo nel 1936, dominando le competizioni locali. Ma il suo sogno è il continente. L’occasione arriva con l’incontro di un ciclista emigrato a Prato, che lo aiuta a trasferirsi nella città toscana nel 1940, dove inizia il suo legame eterno con il territorio pratese.
Nel 1942 diventa professionista, ma poco dopo viene arruolato nell’Artiglieria Contraerea durante la Seconda Guerra Mondiale. Tornato nel 1945, riesce a rilanciare la sua carriera con tenacia e dedizione.
Un gregario fedele, un campione nascosto
Corre con la Viscontea di Magni e vince il Giro di Calabria. Nel 1948 passa alla Legnano di Gino Bartali, diventando il suo gregario di fiducia. Sarà con lui nel leggendario Tour de France del 1948, vinto da Bartali in una delle edizioni più epiche della storia.
Corrieri in quella corsa conquista due tappe, tra cui la mitica 21ª tappa (286 km da Roubaix a Parigi), dove arriva da solo al traguardo dopo una lunga fuga. È il coronamento di un sogno: vincere sugli Champs-Élysées.
Dieci Giri d’Italia e sette tappe vinte
Nel corso della sua lunga carriera, partecipa a 10 Giri d’Italia, conquistando ben 7 vittorie di tappa:
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1947: Cesenatico
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1949: Bassano del Grappa e Monza
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1951: Foggia
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1953: Grosseto
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1954: Firenze
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1955: Viareggio (battendo in volata Fiorenzo Magni)
L’ultima corsa è nel 1956, poi si ritira, lasciando un’eredità sportiva e umana tra le più sincere del ciclismo italiano.
Fonti: Dalla mostra foto biografica “Oltre la Vittoria” dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) – Sezione di Firenze, documenti e testimonianze sul periodo bellico e le imprese sportive di Gino Bartali. Info tel 335 5881431.