
Nell’ultima giornata di campionato, l’Affrico espugna il campo della Castiglionese con un convincente 3-1 e si assicura il secondo posto in classifica, guadagnando così un piazzamento favorevole in vista dei playoff. Una prova di maturità per i ragazzi di mister Marco Villagatti, che reagiscono allo svantaggio iniziale e ribaltano il risultato con una prestazione solida e determinata.
Partenza in salita, poi la rimonta
Il match si apre con i padroni di casa subito aggressivi: la Castiglionese, già salva, vuole chiudere bene davanti al proprio pubblico e passa in vantaggio con Diego Berneschi. L’Affrico accusa il colpo ma reagisce con calma e qualità. A fine primo tempo, Francesco Renzi confeziona un assist perfetto per Riccardo Sborgi, che firma il pari e ridà slancio ai biancoblu.
Ripresa a senso unico
Nel secondo tempo l’Affrico prende in mano la gara. Giona Tamburini trova il 2-1 con una splendida conclusione dalla distanza, su respinta corta della difesa. Poco dopo, Luca Russo chiude i conti con un tap-in su assist di Lapo Tacconi. È il gol che fissa il risultato e fa esplodere la panchina ospite.
Le parole dei protagonisti
A fine partita, soddisfazione e emozione nelle parole dei giocatori.
Mattia Rocchini analizza così: “Partita difficile, ma abbiamo avuto la forza di reagire. Ora testa ai playoff, vogliamo farci trovare pronti”.
Giona Tamburini, autore del 2-1: “Un gol speciale, ma conta il gruppo. Questa squadra ha dimostrato di poter competere con tutti”.
Matteo Gori dedica la vittoria a Manuel Bianchi, infortunato: “Questa è una famiglia, e lo dimostriamo ogni giorno”.
Infine, Francesco Renzi: “Siamo cresciuti tanto. Dopo il rientro dagli USA, ho trovato un gruppo unito. Ora ci attende il derby con la Rondinella, sarà battaglia”.
Playoff alle porte
Con il secondo posto conquistato, l’Affrico affronterà la Rondinella nel primo turno playoff. Un derby che promette scintille. I fiorentini arrivano al match con entusiasmo e consapevolezza. La promozione è un sogno possibile.
Le parole di Francesco Renzi
Le parole di Matteo Gori