
Agliana, Pistoia – 18 aprile 1920 | Prato – 29 novembre 2011
A soli 15 anni riceve la sua prima bicicletta in dono da una signora, cliente del servizio a domicilio che faceva per conto di un negozio di generi alimentari. Quella bici, con un manubrio da corsa montato da lui stesso, fu l’inizio di una vita legata a doppio filo con il ciclismo. Si iscrisse alla Ciclistica Pratese, e nel 1936 arrivò la prima di 22 vittorie in carriera.
Un talento forgiato nella fatica
Enzo Coppini, conosciuto come “Il Morino di Prato”, era simpatico, ciarliero e generoso, ma anche tenace e coraggioso. Dopo essere passato professionista con la Benotto, si distinse subito tra il 1945 e il 1946, vincendo 8 corse, tra cui il titolo italiano degli individuali.
Partecipò al Tour de France nel 1948, nella squadra dei “cadetti”, ma fu costretto al ritiro dopo 13 tappe. Aveva già partecipato nel 1946 alla Ronde de France, una sorta di Tour alternativo aperto a giovani promesse. Nel 1949, vinse il Grand Prix International d’Alger, e nel 1950, al suo quarto Giro d’Italia, dovette ritirarsi alla terza tappa.
La guerra e il ritorno
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Coppini fu impegnato per 21 mesi in Russia, e successivamente in Jugoslavia, tornando a casa solo dopo le dure vicissitudini belliche. Eppure, nonostante il trauma della guerra, riuscì a risalire in sella e a ritrovare il ritmo vincente.
Nel 1952, abbandonò definitivamente le corse, ma non il mondo del ciclismo: aprì un negozio di biciclette a Prato e fu tra i promotori dell’attività amatoriale. Fu anche al fianco di Charly Gaul durante la sua vittoria al Giro d’Italia del 1959.
Fonti: Dalla mostra foto biografica “Oltre la Vittoria” dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) – Sezione di Firenze, documenti e testimonianze sul periodo bellico e le imprese sportive di Gino Bartali. Info tel 335 5881431.