
Il cerchio si chiude. Dopo undici anni, Francesca Villani torna a vestire la maglia de Il Bisonte Firenze, là dove tutto era cominciato. Era la stagione 2013/14, quella della storica promozione in Serie A1 e della Coppa Italia di A2, quando una giovanissima Villani, appena maggiorenne, contribuiva al doblete con prestazioni già di grande personalità.
Un ritorno cercato e voluto
Da allora, le strade si erano divise, ma il legame non si era mai spezzato. Oggi, il club del patron Wanny Di Filippo e del presidente Elio Sità riabbraccia la schiacciatrice toscana, in un ritorno fortemente desiderato da entrambe le parti. A disposizione di coach Chiavegatti arriva una giocatrice matura, solida, con sette stagioni consecutive in A1 e oltre 1300 punti all’attivo. Villani è la quarta miglior realizzatrice italiana nel ruolo, dietro solo a Bosetti, Sylla e Sorokaite.
Una carriera costruita passo dopo passo
Nata a Prato il 30 maggio 1995, Villani muove i primi passi nei vivai del Team Volley Prato e del Volley Club Etruria. A 15 anni debutta in B1 con il Valdarno Volley. Seguono le esperienze a Casciavola e al Volleyrò Casal de’ Pazzi, che le aprono le porte della nazionale giovanile: nel 2012 conquista il bronzo agli Europei Under 19.
Dal Bisonte alla nazionale maggiore
Nel 2013 approda a Il Bisonte e partecipa alla doppia promozione in A1 e alla conquista della Coppa Italia. Dopo quell’annata decide di restare in A2, prima a Filottrano, poi a Olbia, quindi a Brescia, dove conquista un’altra promozione e debutta in A1.
Nel 2019 arriva la prima chiamata in azzurro: partecipa alla VNL e vince l’argento alle Universiadi. Seguono stagioni importanti a Busto Arsizio, Chieri (con cui vince la Challenge Cup nel 2023), Scandicci e, infine, Novara, con cui trionfa nella Cev Cup quest’anno
Le parole di Villani
“La possibilità di tornare a Firenze è sempre rimasta viva – ha detto Villani – perché Il Bisonte è casa. Qui ho vissuto un momento speciale della mia carriera. Appena abbiamo parlato, il mio ritorno è diventato realtà e non potrei esserne più felice.
So che troverò un ambiente sereno ma professionale, e voglio contribuire con esperienza e spirito di squadra. Non mi pongo obiettivi personali, se non quello di trovare continuità e dare una mano alle compagne più giovani”.